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Gestione di un B&B: come distinguere tra Attività Occasionale e Imprenditoriale

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La gestione di un Bed & Breakfast (B&B) rappresenta un’attività remunerativa sempre più diffusa, ma la sua corretta qualificazione giuridica e fiscale è fondamentale per evitare contestazioni.

La linea di demarcazione tra un’attività svolta in modo occasionale e una gestita in forma imprenditoriale (o abituale) non è sempre netta e dipende da una valutazione complessiva di diversi fattori.

In quest’articolo esporremo un’analisi dettagliata della normativa e della giurisprudenza relativa alla distinzione tra le due modalità gestione di un B&B.

Attività di B&B svolta in Forma Occasionale

L’attività di B&B si considera “occasionale” quando non è esercitata in modo abituale e professionale. Questa qualificazione permette al gestore di beneficiare di un regime fiscale e amministrativo semplificato.

Per rientrare nella categoria dell’occasionalità, devono sussistere due condizioni fondamentali:

  • la Saltuarietà (o Discontinuità) della prestazione: questo criterio è spesso definito dalla Legge Regionale ove si svolge l’attività di B&B. La Legge Regionale stabilisce limiti precisi sul numero massimo di camere e/o posti letto nonché il numero massimo di giorni di apertura durante l’anno. Ad esempio, per la Regione Sicilia è stabilito un limite massimo di 5 camere da letto,  di 20 posti letto e di 270 giorni di apertura annui di cui almeno 90 consecutivi. Inoltre, sempre per la Regione Sicilia, è previsto, all’art. 88 c. 1-bis della l.r.  32/2000, che l’attività di B&B può essere esercitata anche in locali non di proprietà a patto che vi abbia la residenza e il domicilio.  Il rispetto di questi parametri è essenziale per qualificare l’attività come non continuativa.
  • l’Assenza di Mezzi Organizzati: l’attività occasionale si presume svolta direttamente dal proprietario che può avvalersi dell’aiuto dei propri familiari. Non ci deve essere una struttura organizzativa complessa dotata di lavoratori dedicati a tale attività.  

Regime Fiscale dei “Redditi Diversi”

Se l’attività di B&B rispetta i criteri di occasionalità, i proventi conseguiti sono qualificati come “redditi diversi” ai sensi dell’art. 67, comma 1, lettera i) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). Questo comporta importanti semplificazioni:

  • Nessun obbligo di Partita IVA: il gestore non è tenuto né ad aprire la Partita IVA e né a iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
  • Dichiarazione dei Redditi: i proventi devono essere dichiarati nel quadro RL del Modello Redditi Persone Fisiche;
  • Documentazione: è sufficiente dotarsi di un bollettino per rilasciare quietanze o ricevute non fiscali per gli incassi.

N.B. Il reddito imponibile si calcola come differenza tra la somma delle ricevute emesse e le spese documentate e inerenti all’attività.

La Gestione delle Spese Deducibili

Per “spese deducibili” si intendono le spese affrontate e necessarie per lo svolgimento dell’attività. Tali spese per essere dedotte, ai sensi dell’art. 71, comma 2 del TUIR,  devono essere debitamente documentate.

Tra le spese deducibili di un B&B rientrano:

i. le spese per l’approvvigionamento di generi alimentari per la colazione;

ii. i costi per materiali di pulizia e per eventuali addetti alle pulizie (se inquadrati come prestazioni occasionali);

iii. una quota parte delle utenze domestiche (elettricità, gas, acqua, internet, ecc.), calcolata in proporzione all’uso per l’attività di B&B.

Per i beni materiali a uso pluriennale, come mobili o attrezzature da cucina, la spesa può essere dedotta secondo un criterio di proporzionalità per ciascun periodo d’imposta in modo simile ad un piano di ammortamento.

Quando il B&B diventa Attività d’Impresa

Quando l’attività di B&B viene esercitata in modo abituale e professionale perde il carattere di occasionalità e si trasforma in attività d’impresa.

Il passaggio da attività occasionale a imprenditoriale avviene al superamento di determinate soglie o in presenza di specifici elementi che denotano professionalità. I principali indicatori sono:

  • Carattere continuativo e professionale: l’attività non è più saltuaria ma stabile e regolare nel tempo;
  • Organizzazione di mezzi: l’impiego di lavoratori dipendenti o lo svolgimento dell’attività con una struttura organizzata che va oltre la semplice gestione familiare;
  • Superamento dei limiti regionali: eccedere il numero di camere, posti letto o giorni di apertura stabiliti dalla legge regionale;
  • Sede diversa dalla residenza: svolgere l’attività in un immobile diverso da quello di residenza del gestore, sempre se la legge regionale non preveda questa possibilità;
  • Volume d’affari elevato: un fatturato che, per la sua entità, non è più compatibile con una gestione meramente occasionale.

Obblighi Fiscali e Amministrativi in caso di attività imprenditoriale di B&B

Quando l’attività di B&B viene svolta in modo imprenditoriale e non in modo occasionale, l’imprenditore deve adempiere ad una serie di obblighi:

  1. Deve aprire la P.IVA;
  2. Deve iscriversi al Registro delle Imprese;
  3. Deve classificare i proventi non più come redditi diversi ma come a “redditi d’impresa” (art. 55 del TUIR), con un regime di determinazione del reddito e di tenuta delle scritture contabili più complesso;
  4. Deve iscriversi alla gestione previdenziale INPS per artigiani e commercianti.

Cosa si intende per Abitualità nell’ambito Tributario

Ai fini fiscali, l’espressione “esercizio per professione abituale” non richiede una continuità rigorosa e ininterrotta. È sufficiente che l’attività sia svolta con stabilità e regolarità e che si protragga per un apprezzabile periodo di tempo, distinguendosi così da un’attività puramente sporadica o episodica.

Il reddito prodotto potrebbe essere un indice rilevante per l’abitualità dell’attività svolta. Tuttavia, sulla base di altri indizi di professionalità, un’attività può essere considerata abituale anche se genera un reddito inferiore ad una certa soglia di reddito, .

In sintesi, il carattere dirimente è il modo in cui l’attività è svolta (abituale o meno), e non l’ammontare del reddito prodotto, sebbene quest’ultimo possa essere un indizio da ponderare insieme agli altri.

Conclusioni

La distinzione tra gestire un’attività di B&B in modo occasionale e imprenditoriale è una questione di fatto, che richiede un’attenta analisi di molteplici elementi. Non esiste un unico parametro assoluto, ma un insieme di indicatori che, nel loro complesso, definiscono la natura dell’attività.

La saltuarietà, l’assenza di un’organizzazione complessa e lo svolgimento nell’abitazione di residenza sono i pilastri dell’occasionalità, che consente di operare con un regime fiscale semplificato e senza Partita IVA.

Al contrario, la stabilità, la regolarità, l’impiego di mezzi organizzati e un volume d’affari significativo possono configurare un’attività d’impresa, con tutti gli obblighi fiscali, amministrativi e contributivi che ne derivano.

Se vuoi gestire al meglio il tuo B&B è sempre consigliato rivolgersi a dei professionisti per essere sicuri di stare operando nel modo corretto. Il nostro studio supporta anche proprietari di B&B e imprenditori nell’avvio e nella gestione contabile della propria attività. Fissa un appuntamento per una consulenza personalizzata.

Fonti

  • legge regionale n. 32/2000;
  • artt. 67 e ss. TUIR

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