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Come creare e gestire il lavoro di squadra

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Creare squadra non è affatto semplice. Come si sa, ogni gruppo di lavoro è diverso, ma alcune regole sono universali. Per costruire un gruppo vincente, basta mettere le persone più intelligenti tutte insieme chiuse in una stanza? No, non è necessario. Secondo una ricerca condotta da Woolley et al. (2010), perché un gruppo di lavoro sia altamente performante bisogna che ci sia una forte componente di sensibilità sociale. Nello studio, 699 persone sono state osservate mentre lavoravano in gruppi di 2-5. Secondo questa ricerca, l’intelligenza del gruppo di lavoro non sarebbe correlata con l’intelligenza media o massima individuale dei membri del gruppo, ma con la sensibilità sociale media dei membri del gruppo. Questa constatazione non è un caso isolato. L’importanza delle abilità sociali emerge di continuo. Quindi non si tratta di mettere insieme tutti i cervelloni, ma persone che rendano bene in una dinamica sociale. Chi sa ascoltare gli altri? Chi sa condividere le critiche in modo costruttivo? Chi ha una mente aperta? Quindi si può dire tranquillamente che un forte gruppo di lavoro possiede forti abilità sociali. Quanto è difficoltoso lavorare insieme se non ci si fida l’uno dell’altro? Costruire un ambiente in cui la fiducia tra colleghi sia un fattore indispensabile, permette di rendere un gruppo di lavoro pronto a superare ogni difficoltà. È dimostrato che una squadra in cui gli individui si fidano tra loro, funziona meglio nel momento in cui deve negoziare con altri gruppi (Naquin & Kurtzberg 2009). In fondo perché dovresti buttarti in affari con una squadra di cui non ti fidi? È importante capire però che in un gruppo di lavoro ci può essere un individuo meno affidabile o sfiduciato: il problema sta nel valutare quanto l’affidabilità del gruppo di lavoro possa essere messa in discussione anche solo da quell’individuo. Tra i maggiori ostacoli per formare un gruppo di lavoro di successo è trovare l’obiettivo comune su cui lavorare. Secondo uno studio eseguito su 500 manager e professionisti di 30 aziende diverse, molti saprebbero su cosa lavorare ma allo stesso tempo non conoscono in maniera chiara il perché. Spesso accade che si faccia l’errore di assegnare lavori al gruppo senza spiegare il fine per cui ci si deve impegnare. È utile sempre definire gli obiettivi che si vogliono conseguire per fare in modo che le soluzioni per raggiungerli coinvolgano davvero tutti. Una delle ragioni più comuni per cui un gruppo di lavoro fallisce, è che la comunicazione tra i componenti non è stata efficace. In ambienti complessi, le informazioni spesso provengono da molte fonti diverse. Al giorno d’oggi siamo tutti quanti inondati di informazioni e spesso rischiamo di annegare sommersi da email, newsletter aziendali e chat, perdendo probabilmente le notizie più rilevanti che ci servono per lavorare al meglio. La comunicazione all’interno dei gruppi di lavoro si disperde e spesso si creano malintesi. L’obiettivo di comunicare in azienda è proprio quello di distribuire le informazioni in maniera efficace. Le informazioni devono essere disponibili a coloro che se ne devono servire per il lavoro da svolgere. Per fare questo si possono usare poche regole efficaci: mettersi nei panni del destinatario dell’informazione; evitare termini gergali e tecnicismi inutili; curare la leggibilità e comprensibilità; scegliere parole di uso comune; scrivere in maniera semplice. I migliori leader cercano continuamente di mettere in atto gli accorgimenti qui descritti. Vogliono rendere migliore il proprio gruppo di lavoro. Favoriscono la comunicazione concisa, diffondono la storia del gruppo, usano anche l’umorismo e sanno costruire la fiducia tra le persone. Come si può riuscire a fare tutto questo? Diciamo che non tutti nascono buoni leader, anzi, la maggior parte lo diventano.

(Articolo di di Isinnova Srl pubblicato su “Ratio Quotidiano)

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