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Sgravi contributivi per assunzioni “in rosa”

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• Fissati settori e professioni “in rosa” agevolati per il 2021, in caso di assunzioni, con lo sgravio del 50% dei contributi. A individuarli è il D.M. 16.10.2020, pubblicato sul sito Internet del Ministero del Lavoro. Si tratta di settori e professioni con forte disparità occupazionale tra uomo e donna, superiore cioè del 25% del valore medio della disparità dell’anno 2019 (9,3%).

• L’individuazione dei settori e professioni è necessaria, annualmente, ai fini del riconoscimento dell’incentivo introdotto dalla legge 92/2012 (riforma Fornero) per le assunzioni a termine e/o a tempo indeterminato, comprese le trasformazioni a tempo indeterminato di precedenti rapporti agevolati (c.d. stabilizzazione). L’incentivo è riconosciuto anche in caso di rapporti a part-time e/o per l’assunzione a scopo di somministrazione di lavoro, mentre non spetta per i rapporti di lavoro ripartito, domestico (colf, badanti), intermittente (a chiamata). Destinatari sono tutti i datori di lavoro, sia imprese sia professionisti, incluse le cooperative di lavoro.

• L’incentivo consiste in uno sgravio del 50% dei contributi dovuti dal datore di lavoro sulla nuova assunzione, che si applica per la durata prestabilita di: a) 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato; b) 12 mesi in caso di assunzione a termine (nella durata sono incluse le eventuali proroghe); c) 18 mesi in tutto, tra primo e secondo rapporto di lavoro, in caso di trasformazione a tempo indeterminato della precedente assunzione a termine. È l’ipotesi c.d. di stabilizzazione che, per essere incentivata, richiede che la trasformazione intervenga entro la scadenza del termine (12 mesi) di beneficio riconosciuto sull’assunzione a termine. • I soggetti agevolati. Lo sgravio contributivo spetta esclusivamente sulle assunzioni riguardanti i seguenti soggetti: a) uomini o donne con almeno 50 anni di età e disoccupati da oltre 12 mesi; b) donne di ogni età, residenti in aree svantaggiate e prive d’impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; c) donne di ogni età con professione o di un settore economico caratterizzati da accentuata disparità occupazionale e di genere e prive d’impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; d) donne di ogni età, ovunque residenti, e prive d’impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

( Articolo pubblicato su Italia Oggi )

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