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ISEE, DA LUGLIO PRIORITÀ ALLA PRECOMPILATA

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Dal prossimo anno cambierà anche l’Isee. Il restyling dello strumento oggi indispensabile per accedere a tante prestazioni sociali, anche agevolate (dall’assegno unico per i figli ai bonus gas e luce) avverrà a partire dal 1° luglio 2023.

Sarà un decreto del ministero del Lavoro a individuare nuove procedure semplificate per far decollare la Dsu precompilata (la dichiarazione sostitutiva unica che fotografa la situazione economico-finanziaria della famiglia, sulla base della quale l’Inps rilascia l’Isee). L’obiettivo dichiarato nella norma è quello di passare «in via prioritaria» alla Dsu precompilata, fatta cioè direttamente dal cittadino senza l’aiuto di Caf o professionisti, anche grazie a una serie di dati precaricati. Gradualmente questo potrebbe rovesciare l’attuale tendenza: su circa dieci milioni di Isee presentati quest’ anno, il 90% è passato attraverso intermediari e solo poco meno di un milione è stato presentato dall’interessato attraverso la Dsu precompilata sul sito Inps. Un bel salto tecnologico per le famiglie. «Chi si rivolge ai Caf per l’Isee appartiene spesso alle fasce più deboli della popolazione – avverte Giovanni Angileri, coordinatore della Consulta dei Caf – proprio quelle che hanno meno familiarità con la tecnologia indispensabile per fare da soli».

Per ogni Dsu i Caf ricevono un compenso stabilito da una convenzione che va dai 10 ai 16 euro a seconda dei componenti il nucleo familiare. Risorse che sarebbero risparmiate, ovviamente, sulle dichiarazioni precompilate. Ma quello tecnologico non è l’unico ostacolo verso l’Isee precompilato. Anche la gestione della privacy, al momento, è più articolata se la famiglia decide di far da sé. «È necessario acquisire il consenso alla gestione dei dati per ogni componente del nucleo familiare maggiorenne», ricorda Felice Ferrara, responsabile Isee dei Caf Uil. «Ognuno – continua – deve rilasciarlo accedendo al sito Inps con Spid oppure fornendo al dichiarante due dei dati richiesti ai fini Isee». Se si passa dall’intermediario, invece, la delega è unica. «Negli anni i dati precaricati sono aumentati molto – precisa Simone Zucca alla guida dei Caf Acli – però compilare una Dsu resta complesso, bisogna valutare la presenza di tanti elementi: dalle prestazioni occasionali a eventuali disabilità o indennità».

La novità sarà operativa dal secondo semestre 2023, quando di fatto l’ondata dei rinnovi Isee sarà esaurita: il 70% delle richieste si concentra nel primo trimestre dell’anno, per continuare a godere di prestazioni continuative come il reddito di cittadinanza o l’assegno per i figli.

( Articolo diVALERIA UVA su Il Sole24 Ore 05/12/22)

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