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Il modello 730 fa l’upgrade – Da quest’ anno utilizzo esteso agli eredi del contribuente

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Porte aperte agli eredi del contribuente. Nuovo limite di reddito per i figli a carico di età inferiore a 24 anni.

Spazio hoc per la gestione delle locazioni di immobili di categoria C/1 di superficie fino a 600 mq, escluse le pertinenze assoggettate a cedolare secca e per le modifiche alle agevolazioni per i lavoratori rimpatriati. Eccole, in rapida sintesi, le principali novità contenute nel modello 730/2020 per i redditi 2019 già disponibile nella sua versione definitiva, istruzioni comprese, sul sito internet dell’Agenzia delle entrate.

Le novità del modello derivano dalle molteplici modifiche subite dalla normativa di riferimento nel corso dell’anno 2019 e precedenti. Le novità riguardano, di fatto, tutti i modelli della dichiarazione modello 730/2010.

Frontespizio e dintorni.

Per la prima volta in assoluto potranno utilizzare il modello 730 anche gli eredi dei contribuenti deceduti nel 2019 o, al massimo, entro il 23 luglio 2020. Perché gli eredi possano utilizzare il modello 730 è necessario che il de cuis sia in possesso dei requisiti per utilizzare tale modello semplificato. Naturalmente per accedere al modello 730 l’erede dovrà presentare la dichiarazione per conto del contribuente deceduto e quindi barrare la casella «Rappresentante o tutore o erede» del frontespizio della dichiarazione e indicare il proprio codice fiscale nella casella «Codice fiscale del rappresentante o tutore o erede». Altra novità presente nel modello 730 di quest’anno è costituita dal recepimento delle novità in materia di requisiti per i figli a carico. Nello specifico, nel prospetto dedicato ai familiari a carico, dovranno essere indicati i figli a carico che per effetto delle novità normative con decorrenza dal periodo d’ imposta 2019, non possiedono redditi di importo superiore a 4 mila euro. Attenzione: tale nuovo limite reddituale vale però soltanto per i figli di età non superiore a 24 anni, mentre in tutti gli altri casi il reddito complessivo posseduto dai figli per essere considerati a carico, resta quello inferiore di 2.840,51 euro.

Cedolare secca sui negozi

Debutta la possibilità per i contribuenti di assoggettare a cedolare secca i redditi derivanti dalla locazione di immobili classificati nella categoria catastale C/1 con superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente. Come ricordano le istruzioni, il regime della cedolare secca non può essere applicato in caso di contratti di locazione stipulati nel 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risultasse già in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile. Tuttavia, qualora tale contratto sia giunto nel corso del 2019 alla sua scadenza naturale, è invece possibile stipulare il nuovo contratto optando per il regime agevolato della cedolare secca.

Deduzioni e detrazioni Irpef

Nel quadro E dedicato agli oneri e spese trovano spazio le nuove detrazioni Irpef sulle spese di istruzione il cui limite è salito da 786 dell’anno 2018, a euro 800 euro. La detrazione spetta per le spese sostenute per la frequenza delle scuole dell’infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione. Oltre alle spese sostenute dallo stesso contribuente possono essere detratte anche quelle sostenute per i figli fiscalmente a carico. In caso di più figli l’importo massimo della spesa detraibile di euro 800 spetta per ciascuno di essi. Per l’ultima volta tali tipologie di spese non dovranno essere state effettuate obbligatoriamente tramite strumenti di pagamento tracciabili. Gli effetti dell’ obbligo di tracciabilità di tali spese introdotti dalla manovra 2020 si faranno infatti sentire soltanto per quelle sostenute nel corso dell’ anno 2020, da inserire nel modello 730/2021. Sempre all’ interno del quadro E del modello 730/2020 occorre inoltre segnalare il nuovo rigo E56 per la gestione delle detrazioni Irpef concesse per la c.d. «Pace contributiva» o per l’installazione di colonnine per ricarica di veicoli elettrici.

Altre novità

Nuovi campi nel quadro C dedicato ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, per la gestione delle novità normative relative ai lavoratori rimpatriati che hanno trasferito la residenza in Italia dopo il 30 aprile 2019. Novità anche nel quadro D dedicato agli altri redditi nel quale trovano spazio, nel rigo D5, i compensi che il contribuente ha percepito nel corso dell’anno 2019, dallo svolgimento di lezioni private e ripetizioni, non esercitata abitualmente, svolte dai docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, da assoggettare all’ Irpef ordinaria. Nel quadro G invece sono stati introdotti i campi necessari per la gestione di nuovi crediti d’ imposta relativi a: mediazioni per la conciliazione di controversie civili e commerciali; Ape sociale; sport bonus e bonifiche ambientali.

( Articolo di Andrea Bongi pubblicato su “Italia Oggi” )

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