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  • Decreto Ristori quater: il rinvio della rottamazione e le novità sulle rateizzazioni
  • Vigilanza privata e servizi fiduciari
  • Lavoratore notturno: requisiti

Decreto Ristori quater: il rinvio della rottamazione e le novità sulle rateizzazioni

Il decreto legge “Ristori-quater” posticipa dal 10 dicembre 2020 al 1° marzo 2021 il termine ultimo entro il quale sarà possibile effettuare il versamento delle rate della “rottamazione-ter” e del “saldo e stralcio” in scadenza nell’anno 2020, senza perdere le agevolazioni previste.

Lo ha evidenziato l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, che ha sottolineato come contribuenti in regola con i pagamenti delle rate 2019 possono beneficiare della ulteriore proroga che non comporta oneri aggiuntivi e consente di mantenere i benefici previsti dai due provvedimenti di definizione agevolata. La data del 1° marzo è perentoria perché non sono previsti i 5 giorni di tolleranza rispetto al termine di pagamento.

Vigilanza privata e servizi fiduciari

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro fornisce indicazioni riguardo l’organizzazione del lavoro per gli addetti ai servizi di vigilanza privata, soffermandosi in particolare sui profili sanzionatori collegati alla disciplina. Ciò in quanto questa attività può essere svolta unicamente dagli operatori economici in possesso della licenza per lo svolgimento di servizi di vigilanza e investigazione privata. Per quanto riguarda i “Servizi Fiduciari” opera il medesimo limite delle 48 ore a settimana, come media riferita ad un periodo di 12 mesi.

Lavoratore notturno: requisiti

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro interviene riguardo i requisiti che individuano il lavoratore subordinato come “notturno”, con riferimento alla disciplina dettata dal legislatore nel D.Lgs. n. 66/2003 e tenendo conto delle previsioni in materia indicate dalla contrattazione collettiva. In particolare, viene specificato che, al di là delle indicazioni generali, laddove la contrattazione si limiti ad individuare uno solo dei parametri – giornaliero e annuale –utili alla definizione di “lavoratore notturno”, il secondo dovrà essere necessariamente individuato in quello previsto dal legislatore.

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