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  • Riscossione: nuovo sportello online
  • Riforma del processo civile
  • Stralcio dei debiti fino a 5.000 euro: chiarimenti su debiti e contribuenti
  • IMU 2021: senza delibera confermata l’aliquota 2020

Riscossione: nuovo sportello online

Dal 27 settembre 2021, prende il via il nuovo sportello online di Agenzia delle Entrate-Riscossione, per ricevere assistenza ed eseguire operazioni con una semplice videochiamata. Il servizio è disponibile per le province di Roma, Lecce, Brescia e Bari, a cui seguiranno, entro la prima metà di ottobre, Milano, Modena e Bologna. Il servizio sarà poi progressivamente esteso.

Riforma del processo civile

Cambiano le regole per l’attribuzione degli incarichi dei CTU nei Tribunali per le imprese. La riforma del processo civile prevede, infatti, che “le funzioni di consulente presso le sezioni specializzate dei tribunali con competenza distrettuale possono essere affidate ai consulenti iscritti negli albi dei tribunali del distretto”. Viene, così, superata l’attuale normativa che dispone che ciascun giudice debba affidare normalmente le funzioni di consulente tecnico d’ufficio ai soli iscritti nell’Albo istituito presso il Tribunale in cui i medesimi hanno la propria sede. Il CNDCEC esprime la soddisfazione della categoria per l’approvazione di una norma fortemente voluta dai commercialisti.

Stralcio dei debiti fino a 5.000 euro: chiarimenti su debiti e contribuenti

Tutto pronto per lo stralcio dei debiti fino a 5.000 euro. L’Agenzia delle Entrate ha fornito i chiarimenti sui debiti che possono essere annullati, sui contribuenti che possono beneficiare della misura e sulle tempistiche previste. Il 31 ottobre 2021 saranno stralciati in automatico tutti i debiti che, al 23 marzo 2021, hanno un importo residuo fino a 5.000 euro, affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

IMU 2021: senza delibera confermata l’aliquota 2020

In tema di maggiorazione di aliquota IMU, negli anni successivi al 2020, i Comuni possono, con espressa deliberazione consiliare, solo ridurre la maggiorazione applicata nell’anno 2020, mentre la mancata approvazione delle aliquote IMU per gli anni 2021 e successivi determina la conferma automatica, ope legis, di tutte le aliquote approvate per l’anno 2020, ivi inclusa l’aliquota maggiorata dell’1,14%.

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