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Ritenute d’acconto sospese fino a luglio – I carabinieri porteranno le pensioni agli anziani – Bonus 600 euro ai collaboratori sportivi

Ritenute d’acconto sospese fino a luglio

Per gli autonomi con ricavi o compensi fino a 400mila euro nel periodo compreso tra il 17 marzo 2020 (data di entrata in vigore del Dl n. 18 “Cura Italia”) e il 31 maggio 2020 (in luogo del 31 marzo 2020) stop alle ritenute d’acconto operate dai sostituti d’imposta sui redditi di lavoro autonomo e quelle sulle provvigioni per rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d’affari. Questo a condizione che nel mese precedente non abbiano sostenuto spese per prestazioni di lavoro dipendente o assimilato. I contribuenti interessati torneranno a versare le ritenute d’ acconto non operate dal sostituto in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2020 (in luogo del 31 maggio 2020) o rateizzando fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di luglio 2020 (in luogo di maggio 2020), senza applicazione di sanzioni e interessi.

I carabinieri porteranno le pensioni agli anziani

L’ intesa siglata tra Poste ed Arma riguarda 23mila pensionati A domicilio la pensione degli anziani, costretti in casa dal coronavirus e più esposti di altri al contagio. È stato reso possibile grazie ad un accordo tra Poste Italiane e Arma dei Carabinieri.

Numerosa la platea: sono 23mila i pensionati di età pari o superiore a 75 anni che potranno richiedere la consegna dell’assegno a domicilio per tutta la durata dell’emergenza sanitaria. Si tratta di coloro che la riscuotono normalmente in contanti. Il servizio non riguarderà invece coloro che abbiano già delegato altri alla riscossione, chi ha un libretto o un conto postale, o chi vive con familiari o comunque abbia familiari che vivono nelle vicinanze della loro abitazione.

L’iniziativa è importante ovviamente anche in termini di sicurezza, permettendo di tutelare i soggetti beneficiari da reati ai loro danni, quali truffe, rapine e scippi.

In base alla convenzione, i Carabinieri andranno presso gli sportelli degli uffici postali per riscuotere le indennità pensionistiche, per poi consegnarle a casa dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. Per attivare il servizio, i pensionati possono contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste, o chiamare la più vicina stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni.

Bonus 600 euro ai collaboratori sportivi

Priorità ai redditi sotto i 10mila euro. Erogazione in ordine cronologico Indennità per tutti i collaboratori sportivi con priorità sotto i 10mila euro di compensi. È quanto stabilito dal decreto attuativo emanato ieri dal ministero dell’Economia e dal ministero per lo Sport, che definisce le modalità con cui i lavoratori del settore potranno ricevere il contributo di 600 euro previsto dal “cura Italia”.

Il primo chiarimento riguarda la platea dei potenziali beneficiari: i soggetti titolari di rapporti di collaborazione già in essere al 23 febbraio 2020 e ancora pendenti alla data del 17 marzo. Si tratta, in generale, di coloro che percepiscono rimborsi, indennità di trasferta, premi o compensi legati ad attività sportive dilettantistiche da parte del Coni, di federazioni ed enti di promozione sportiva, quali atleti, allenatori, istruttori, massaggiatori, giudici di gara; ai quali si aggiungono i titolari di co.co.co di carattere gestionale-amministrativo in essere con Asd e Ssd. Esclusi i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps, i percettori di altro reddito di lavoro o del reddito di cittadinanza nel mese di marzo 2020, nonché coloro che abbiano richiesto altre prestazioni o indennità introdotte dal Cura Italia.

Per accedere al contributo non ci sono limiti reddituali ma viene stabilita una priorità per coloro che, nel 2019, hanno percepito compensi inferiori a 10mila euro. Ma in questo caso la velocità nell’ attivazione delle domande farà la differenza. Si seguirà infatti un ordine cronologico per assegnare le somme fino a concorrenza dell’importo stanziato (50 milioni di euro). Questo significa che molti potrebbero restare fuori dal beneficio, a meno di una integrazione del fondo nei prossimi provvedimenti.

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