Nuovo round al bonus pubblicità Ecco come procedere in bilancio
Il regime derogatorio introdotto nel 2020 è stato esteso dal Sostegni bis al 2021 e al 2022.
Il regime derogatorio introdotto nel 2020 è stato esteso dal Sostegni bis al 2021 e al 2022.
Il bonus pubblicità destinato alle imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa (quotidiana e periodica) e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali è stato oggetto di diverse modifiche dalla sua entrata in vigore.
Il modello aggiornato con le modifiche apportate all’agevolazione dalla Legge di Bilancio 2021 e le relative istruzioni sono disponibili sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria. La nuova disciplina prevede un regime differenziato, a seconda della tipologia degli investimenti, per il riconoscimento del credito d’imposta
L’articolo 186 D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), nell’ambito del capo II dedicato alle misure per l’editoria, ha ulteriormente potenziato il credito d’imposta per investimenti pubblicitari (c.d. bonus pubblicità), sostituendo integralmente il comma 1-ter dell’articolo 57-bis D.L. 50/2017 e ss.mm.ii.
Come era prevedibile, il bonus pubblicità non sta avendo vita facile. Introdotto come misura caratterizzata da uno statuto provvisorio si è incredibilmente salvato, almeno formalmente, dagli attacchi di una parte della classe politica e il suo finanziamento è anzi divenuto strutturale.